CANONE RAI 2011
13/01/2011 5 commenti
Rimango pervicacemente tra tutti coloro che ritengono di assolvere un elementare dovere pagando annualmente il canone RAI, a dispetto di tutto il male che si possa pensare dei programmi RAI. Le tasse, se del caso, vanno modificate o abolite dal Parlamento: nessun cittadino può arrogarsi, individualmente o in gruppo, il diritto ad abolirsele per conto proprio; e tanto meno invocando sfacciatamente, a propria giustificazione, categorie nobili come la disobbedienza civile o lo sciopero.
Ciò nonostante, altrettanto annualmente, mi trovo a dovermi incazzare per le modalità in cui vengo sollecitato – per posta e via Internet – dalla AGENZIA DELLE ENTRATE, DIREZIONE PROVINCIALE 1 DI TORINO – ad adempiere a questo mio dovere. Mi vengono infatti indicate le modalità più varie, tutti gli strumenti di versamento possibile, Bancomat, carte di credito, bollettini di versamento postale, centinaia di sportelli bancari, ricevitorie e non so cos’altro ancora: e di tutti mi viene diligentemente e trasparentemente indicato il costo, la commissione che verrà percepita non già dalla RAI, ma dall’intermediario. (Il lavoro svolto dall’Agenzia delle Entrate, immagino, sarà coperto con le altre tasse dei cittadini che le pagano).
Rigorosamente esclusa rimane sempre, però, la modalità più semplice: il bonifico bancario che, se effettuato via Internet con la più parte degli istituti di credito in home banking, non mi costerebbe un solo centesimo.
Ho deciso perciò di registrare qui come lettera aperta la richiesta che ho tentato di inviare tramite il sito www.abbonamenti.rai.it a questo proposito: e che come al solito, quando ho cliccato sulla dizione invia, ha dato Leggi il resto dell’articolo
Hanno detto: